Sei una azienda interessata ai nostri prodotti di zootecnia?
CONTATTA IL NOSTRO DISTRIBUTORE PER L’ITALIA
SALVALAT
UNA SOLUZIONE TECNOLOGICA ED INNOVATIVA ALLA MASTITE BOVINA
QUANDO UTILIZZARE IL PRODOTTO
Consigliamo l’utilizzo di Salvalat negli aumenti delle cellule somatiche causate da patogeni sconosciuti per evitare che queste possano cronicizzare.
NOTE: Sono state osservate forti riduzioni del biofilm batterico dopo l’utilizzo del SALVALAT
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 826673
1). I microrganismi patogeni penetrano nella mammella. Le normali difese immunitarie dell’animale a volte non sono sufficienti. Col tempo si può sviluppare un biofilm difficilmente rimovibile se non rimosso nel tempo, per questo motivo si consiglia di intervenire con la nostra innovativa lavanda bioinorganica.
3). Inserito il catetere, tenere premuto ininterrottamente l’erogatore fino ad esaurimento del contenuto della bomboletta. La lavanda viene così iniettata all’interno della cisterna della mammella in modo tale da raggiungere i dotti galattofori. In questo modo si ha una duplice azione: l’erosione del biofilm con il conseguente trasferimento all’esterno di quei patogeni che causano le malattie.
2). Il rivoluzionario sistema SALVALAT consiste in una bomboletta pressurizzata contenente la lavanda funzionale, con erogatore e un catetere avente 3 fori nella parte finale. Il catetere va inserito nel capezzolo per 10-12 cm evitando il contatto con le mani nella parte da inserire, in quanto sterile.
4). Al termine del processo, si attendono 12/24 ore: la lavanda, mischiandosi con il nuovo latte prodotto nelle ore successive, raggiunge tutte le zone accessibili della cisterna della mammella. Ne discende un primo latte “sporco” di cellule morte e microrganismi patogeni inattivi con residui della lavanda.
Dopo ogni lavaggio SALVALAT il latte della prima mungitura non è utilizzabile.
STORIA DEL SALVALAT
Anno 2010 | Vengono effettuati i primi test realizzati sugli animali attraverso sistemi non ancora ingegnerizzati. | Il prodotto inserito nel capezzolo della mammella dà esiti molto positivi. |
2013-2014 | CNT Lab apre un laboratorio in Italia | Studiati e testati oltre 300 formulati. |
Anno 2015 | Inizia il progetto “Mastercow” e viene sottoscritto un accordo operativo con Genesi Project, sotto la supervisione del veterinario Dr. Caroli Corrado. | L’accordo prevede la realizzazione di una bomboletta per veicolare al meglio il prodotto nel capezzolo. |
Anno 2016 | Invio della campionatura del prodotto a Zellaerosol – azienda tedesca di imbottigliamento bombolette (D). | La bomboletta prevede la miscela del prodotto con gas isobutano. |
Anno 2017 | Preparazione dei formulati con Argento colloidale SynthAg, iodio glicolico e acido citrico. Numerosi test di laboratorio (MICRO-B) evidenziano un’attività di efficacia al 100% sia a 10ppm che a 5ppm di Ag (SynthAg) con tempi di esposizione di 2h su popolazioni microbiche fino a 106 | E. Coli; S. Aureus; E. Fecalis; C. albicans sono utilizzati negli studi per i tempi di esposizione. Iniziamo i primi test con Genesi Project ricercando eventuali residui nel latte. |
2018 - 2019 | Presentato progetto Mastercow alla UE per cofinanziamenti Horizon2020. Sottoscritto contratto con Everton per una bomboletta spray di diversa concezione. Mastercow riceve il primo via libera dalla UE ed il primo sigillo d’eccellenza dall’UE. Stipuliamo un accordo per realizzare 90 test su 3 tipi di prodotti/formulati con bombole Everton. Seconda presentazione H2020 del progetto Mastercow. | Nella bomboletta il prodotto non viene miscelato con gas. Si tratta di una “bag on valve”. I risultati sono ottenuti con la bomboletta Zellaerosol. |
Anno 2020 | Viene conferito al progetto Mastercow il secondo Sigillo d’eccellenza. | I test si fermano per la pandemia Covid. |
Anno 2021 | Iniziato rapporto operativo con il veterinario Dr. Schianchi Marzio al quale vengono affidati campioni del progetto Mastercow per effettuare i test a scopo tecnico e commerciale. Il Dr. Schianchi coinvolge il veterinario Dr. Orsi Giuseppe nei test con il protocollo operativo che prevede un sifone con tubicino ed ugello. Viene modificata la formula per portare il pH a 6,5. | La reazione nervosa di alcuni animali durante il trattamento si scopre essere dovuta al pH leggermente acido che viene corretto. I risultati sono molto incoraggianti aprendo la strada alla possibilità di produrre su scala industriale. |
Gennaio e Febbraio 2022 | Il Progetto Mastercow cambia nome in “Salvalat”. L’applicazione definitiva del Salvalat avviene tramite un catetere a 3 fori e l’utilizzo di una bomboletta spray studiata appositamente con Everton: volume da 200mL, materiale in alluminio, contenente la lavanda intramammaria (150mL) e come propellente protossido di azoto inerte (50mL). | L’efficacia del prodotto è confermata da una statistica di guarigioni vicina all’80%. Dei tre progetti del 2018 ne vengono realizzati due: “Salvalat” e “Salvalat Forte”. |
Maggio 2022 | I veterinari Schianchi ed Orsi iniziano a testare la prima campionatura di 250 nuove bombolette, per verificarne la meccanica. | Si prendono accordi con Everton per la produzione industriale. |
Da Agosto ad Ottobre 2022 | I test effettuati dai veterinari in questo periodo confermano la validità del prodotto e l’alta qualità della meccanica. | Definite con Everton le tempistiche per la prima produzione (entro fine anno) |
Dicembre 2022 | Immissione sul mercato della prima produzione industriale del prodotto. | Consegnata al distributore sia la versione Salvalat che la versione Salvalat Forte. |
Tabella sinottica dei test 2012/2022
PERIODO | PRODOTTO UTILIZZATO PER TEST SULLE VACCHE DA LATTE | N° MASTITI CLINICHE | N° MASTITI SUB CLINICHE | RITORNO FISIOLOGICO* | % RITORNO FISIOLOGICO | RISANAMENTO COMPLETA | % RISANAMENTO COMPLETA | TOTALE RISANAMENTO COMPLETE + RITORNO FISIOLOGICO |
2012 | SPRAY BY MACHINE | 108 | 0 | 55 | 51% | 35 | 32% | 83% |
2015 | SPRAY GAS - CITRU | 20 | 20 | 12 | 30% | 6 | 15% | 45% |
2015 | SPRAY GAS MASTERCOW | 22 | 40 | 18 | 29% | 14 | 23% | 52% |
2016 | SPRAY GAS - PEG | 13 | 10 | 1 | 4% | 8 | 35% | 39% |
2018 | SPRAY BAG ON VALVE - MC QR | 20 | 7 | 10 | 37% | 5 | 19% | 56% |
2018 | SPRAY BAG ON VALVE - MC QR 3 | 40 | 11 | 22 | 43% | 11 | 22% | 65% |
2018 | SPRAY BAG ON VALVE - MC CITRUS | 8 | 8 | 7 | 44% | 0 | 0% | 44% |
2020 | SPRAY WITH NITROGEN * - IODOSKIN | 10 | 6 | 6 | 38% | 3 | 19% | 56% |
2021 | SPRAY WITH NITROGEN * - CUCUMBER 400 | 8 | 11 | 5 | 26% | 7 | 37% | 63% |
2021 | SPRAY WITH NITROGEN * - CUCUMBER 200 | 8 | 20 | 5 | 18% | 16 | 57% | 75% |
2022 | SPRAY WITH NITROGEN - CUCUMBER 150 | 14 | 15 | 6 | 21% | 18 | 62% | 83% |
---|
* Ritorno alle condizioni fisiologiche prossime alle 200.000 cellule, ben al di sotto dei limiti di legge.
PROTOCOLLO PER USO SALVALAT
PER QUALI CAPI È ADATTO
Il protocollo Salvalat è consigliato per ogni capo con un numero di cellule superiore alle 200.000 (è identificativo della presenza di un biofilm).
PER QUALI CAPI NON È ADATTO:
Non adatto per animali cronici in quanto si ha la presenza di un importante biofilm molto difficile da eliminare.
QUANDO USARE IL PRODOTTO
I patogeni che penetrano nella mammella possono eludere le difese immunitarie dell’animale causando la crescita del biofilm e col tempo compromettere definitivamente la salute dell’animale.
L’applicazione di Salvalat, se eseguita precocemente, permette di evitare la cronicizzazione agendo sul biofilm, pulendo dalla presenza della maggior parte dei microrganismi patogeni.
SI CONSIGLIA DI PROCEDERE ALL’UTILIZZO DI SALVALAT ENTRO 3 GIORNI DALL’ULTIMO CONTROLLO FUNZIONALE.
COME APPLICARE IL SALVALAT
- Eseguire il CMT (California Mastitis Test) alla vacca per identificare quale, tra i quattro quarti, possano risultare infetti.
- Il modo pratico è la palpazione.
- Effettuare la mungitura e poi applicare il prodotto avendo cura di disinfettare accuratamente la punta del capezzolo utilizzando carta/cotone sterile ed alcol.
- Posizionare il catetere nel capezzolo del quarto risultato infetto inserendolo per 10-12 cm. Evitare di toccare il catetere con le mani nella parte da introdurre in quanto sterile.
- Una volta posizionato il catetere ed averlo collegato alla bomboletta tenere premuto ininterrottamente l’erogatore fino ad esaurimento del contenuto.
- Il latte della mungitura successiva all’applicazione del prodotto non è utilizzabile[bc1] .
Il latte nelle 24/48 ore successive all’utilizzo del Salvalat potrebbe presentarsi sieroso o con “stoppini” e risultare non idoneo al consumo alimentare o alla trasformazione. L’utilizzo del latte rimane a discrezione dell’allevatore. Il prodotto può causare un piccolo gonfiore del quarto interessato, in questi casi non sono necessari ulteriori interventi, in 48 ore si regolarizza. In casi eccezionali, se il gonfiore è più accentuato, consultare il veterinario.
RISULTATI RISCONTRATI SUL CAMPO
A seguito dell’utilizzo di Salvalat, al primo controllo si possono riscontrare aumenti nella conta cellulare. Il prodotto risulta efficace nei controlli successivi:
- la massima efficacia si ha in circa 60 giorni;
- al termine di ogni utilizzo, il risanamento supera il 70% dei casi.
INDICAZIONI PER EVENTUALE MESSA IN ASCIUTTA:
Successivamente all’ultimo controllo, prima di asciugare la bovina, fare CMT.
Salvalat FORTE ha un contenuto maggiore di glicerolo vegetale per la denaturazione dei composti biologici, un contenuto maggiore di glicole propilenico con funzione di umettante per biofilm, un contenuto maggiore di cluster Ag+ al fine di rendere la miscela più scivolosa per aderire più facilmente al biofilm.
Il residuo massimo di Salvalat nel latte di un quarto è mediamente di 0.1 ppm alla prima mungitura, per poi azzerarsi nelle successive.
Il test dell’istituto zooprofilattico determina un limite massimo di 1 ppm (vedi rapporto di prova), pertanto almeno 1000 volte superiore, se ne deduce quindi che i residui (verificati) non inquinano la formazione dei formaggi.